Continental investe su materiali sostenibili per i suoi pneumatici

Da tempo gli esperti e gli ingegneri Continental stanno lavorando per riuscire a realizzare entro il 2050 pneumatici con materiali sostenibili. Ad oggi, in un pneumatico standard Continental per autovetture viene già utilizzato circa il 15-20% di materiali rinnovabili o riciclati. Per aumentare la percentuale e preservare le risorse, Continental analizza e rivede costantemente tutte le materie prime che si possono impiegare nella produzione di pneumatici: tra queste i prodotti di scarto dell'agricoltura, come la cenere della lolla di riso, la gomma naturale derivata dal tarassaco, la gomma riciclata o le bottiglie in PET.

I pneumatici Continental per autovetture sono costituiti da oltre cento materiali diversi. La combinazione di questi elementi ne influenza la performance. I riempitivi come la silice sono essenziali per la produzione dei pneumatici e aiutano a ottimizzare caratteristiche come il grip, la resistenza al rotolamento e la durata dello pneumatico. In futuro, la lolla di riso sarà utilizzata come materia di partenza per avere una silice prodotta in modo sostenibile. La lolla di riso è infatti uno scarto del riso e non può essere utilizzata come alimento o mangime per animali. La silice derivata dalla cenere di questo prodotto è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto a quella ottenuta da materiali convenzionali come la sabbia di quarzo. NeI pneumatici Continental gli oli di origine vegetale, come l'olio di colza e le resine derivanti dai materiali di scarto dell'industria della carta e del legno, offrono già un'alternativa ai riempitivi a base di petrolio e conferiscono flessibilità alle mescole. Oltre all'utilizzo di materiali rinnovabili, l'azienda sta implementando l'impiego di materie prime riciclate con lo scopo di garantire che il nerofumo, un altro agente di rinforzo cruciale nelle mescole, possa in futuro essere ottenuto su larga scala. Recentemente il Gruppo ha siglato un accordo con Pyrum Innovations al fine di ottimizzare ulteriormente il riciclaggio dei materiali dei vecchi pneumatici. Per fare ciò, Pyrum scompone i vecchi pneumatici attraverso un forno industriale utilizzando uno speciale processo di pirolisi. In questo modo, le materie prime contenute nei pneumatici fuori uso possono essere estratte e riciclate.  Entrambe le società stanno lavorando per ottenere materie prime di qualità dall'olio di pirolisi con l’obiettivo ultimo di stabilire un processo di economia circolare a circuito chiuso per il riciclaggio di pneumatici usati.

Oltre alla pirolisi, Continental si avvale anche della lavorazione meccanica dei pneumatici fuori uso: gomma, acciaio e fibre tessili vengono separati attraverso un processo sofisticato e la gomma viene poi preparata per il riutilizzo, entrando a far parte di nuove mescole. Il Gruppo da tempo lavora per introdurre pneumatici fuori uso nell'economia circolare con l’obiettivo di preservare le risorse e l'ambiente. "Conti-Reclaim" è un materiale ottenuto dal processo di ricostruzione dei pneumatici per autocarri presso lo stabilimento ContiLifeCycle di Stöcken ad Hannover dal 2013 ed è stato utilizzato nella produzione di pneumatici da Continental per anni. Continental sta lavorando con dei partner per ottenere filato di poliestere di alta qualità per i suoi pneumatici ottenuti da bottiglie in PET riciclate, Continental ha sviluppato un'alternativa ecologica e più efficiente dal punto di vista energetico che consente di riutilizzare da 9 a 15 bottiglie di plastica per ogni pneumatico, a seconda delle dimensioni. Con il progetto Taraxagum, Continental ha ideato un pneumatico green prodotto con il dente di leone, nel quale la gomma naturale proveniente dall’albero della gomma è sostituita con la radice della pianta di tarassaco. In questo contesto Continental adotta un approccio innovativo per diventare sempre meno dipendente dalla gomma naturale coltivata principalmente nel sud-est asiatico e lavora a fianco dei partner per industrializzare l'estrazione di gomma naturale da piante di tarassaco appositamente coltivate.