Era futura

Elettrico Nissan avanti tutta. Interamente sviluppata sulla nuova piattaforma per veicoli a zero emissioni, con la Ariya debutta la nuova tecnologia di connettività uomo-macchina per una proiezione immediata nel prossimo futuro. Il primato dell’antesignana Leaf, che ha contribuito massivamente all’elettrificazione del parco auto circolante (modello in auge sin dal 2010 e venduto ad oggi in circa 250.000 esemplari nella sola Europa), rischierà di essere rapidamente doppiato, visto il crescente e inesorabile interesse verso una mobilità sostenibile alla quale non si può più prescindere.

 


Non chiamatela Leaf
Il paragone sorge spontaneo, sebbene le peculiarità distinguano evidentemente il nuovo corso. A partire dal pianale interamente dedicato e progettato per soddisfare le architetture del prossimo futuro, pronto all’adozione sulle vetture della triplice alleanza franco-nipponica. Comune infatti al Gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi, la piattaforma CMF-EV (Common Module Family for Electic Vehicles) è la medesima recentemente utilizzata, ad esempio, anche sulla Megane E-Tech, adeguata, come nel caso della Ariya, per i veicoli sia a due che a quattro ruote motrici che vedremo negli anni a venire. Caratteristica basilare è proprio quella di disporre centralmente in posizione ribassata il pacco batterie, a 12 o 16 moduli raffreddati a liquido da 192 celle agli ioni di litio, contribuendo a una geometrica distribuzione dei pesi (50/50) consentendo così l’adeguato alloggiamento dell’unità elettrica propulsiva su uno o entrambi gli assali, come nel caso della Ariya 4WD e-4ORCE. Fedele al concetto di Suv Coupé, la fisionomia presenta un design al contempo elegante e sportiveggiante, dominato da un frontale futuristico dove le firme luminose accompagnano l’accesso all’auto e la sua accensione, illuminando in sequenza logo Nissan frontale, linea di congiunzione tra i due fari e luci diurne, chiaramente full led come tutto il resto dei gruppi ottici, anteriori e posteriori. Dietro alla liscia calandra in tinta nera di contrasto si celano le avanzate tecnologie di rilevamento, con radar e sensori per le funzioni ProPilot di guida assistita e Intelligent Key di accesso al veicolo, mentre sotto al cofano anteriore trova alloggio il gruppo di climatizzazione dell’abitacolo. Snella nella sua silhouette da coupé rialzata, nonostante l’altezza di 1,66 metri da terra da Sport Utility di fascia media, la Ariya, che si posiziona a metà strada tra le sorelle Qashqai e X-Trail, presenta dimensioni allineati alla sua classe, con 4,6 metri di lunghezza e 1,85 di larghezza (specchietti esclusi), con generoso passo di 2,77 metri che ne permette di contenere gli sbalzi.
All’interno risulta evidente la filosofia minimalista tutta giapponese, con linee pulite ed essenziali, a partire dal cruscotto lineare senza pulsanti fisici e con tecnologia di interruttori illuminati a sfioro. Sedili “Zero Gravity” a profilo sottile offrono un adeguato comfort oltre a ridurre i propri ingombri a tutto vantaggio dello spazio interno disponibile, che permette un’agevole posizionamento di tutti i cinque gli occupanti, in grado persino di accavallare le gambe proprio come nel salotto di casa. Il tetto apribile, assieme all’ampia superficie della vetrata laterale, offre inoltre una visione panoramica esterna, conferendo luminosità e ariosità a tutto l’ambiente. Un itinerario da pianificare, la playlist preferita da ascoltare, una telefonata in arrivo oppure l’applicazione da avviare, tutto viene gestito anche vocalmente dall’avanzato sistema di connessione, attraverso l’evoluto Android Auto. Non potevano che essere al vertice della categoria: tutte le assistenze attive alla guida ProPilot con Navi-Link garantiscono una marcia controllata in ogni contesto, a partire dal mantenimento automatico del centro della carreggiata con distanza costante dal veicolo che precede. Merito di un completo corredo di dispositivi Adas, che include tra gli altri il rilevamento della segnaletica stradale, il riconoscimento di ostacoli come pedoni in attraversamento o i veicoli in arrivo in prossimità degli incroci, quando può intervenire la frenata automatica d’emergenza. Grazie alla guida con e-Pedal, con il solo pedale dell’acceleratore si può azionare o ridurre la forza trattiva, soppiantando di fatto l’azione del freno (quando non strettamente necessario).
Niente tablet tutto schermo

Innovativa e in controtendenza per molteplici aspetti, la Ariya dispone di un quadro strumenti interamente digitale sul quale campeggia l’ormai consueto head-up display multifunzione. A differenza di gran parte delle più attuali vetture, Nissan ha preferito un doppio schermo, affiancato ed inclinato, da 12,3 pollici ciascuno, in luogo dell’ormai classica dotazione centrale in stile tablet comune a gran parte della concorrenza, così da offrire una visuale panoramica con tutte le funzioni e le indicazioni disponibili a colpo d’occhio. Una connettività avanzata garantisce l’interazione uomo-macchina di livello elevato, con istruzioni vocali intuitive e una varietà di funzioni programmabili anche da remoto, attraverso l’interfaccia offerta dal proprio smartphone. Sono tre i livelli di propulsione opzionabili, due a trazione anteriore, con il top di gamma a doppio motore – uno per assale – tale da movimentare le quattro ruote. L’entry level è rappresentato dalla versione con pacco batterie da 63 kWh di capacità (effettiva), motore da 160 kW di potenza istantanea e coppia massima di 300 Nm, mentre la versione intermedia dispone di una capacità incrementata a 87 kWh, 178 kW di picco e coppia invariata rispetto la precedente. Con la doppia propulsione, la Ariya 4WD garantisce 225 kW di potenza massima e 600 Nm di coppia, mantenendo lo stesso pacco batterie agli ioni di litio da 87 kW della intermedia. Tramite tali erogazioni, le prestazioni velocistiche controllate elettronicamente dal sistema Intelligent Power si attestano su valori interessanti, sebbene non esuberanti, con velocità di punta autolimitata a 160 km/h per entrambe le 2WD salendo a 200 km/h per la 4WD, con accelerazione 0-100 km/h rispettivamente in 7,5 e 5,7 secondi.
Tre, anzi quattro, le modalità di guida per adattare l’erogazione e il controllo della trazione alle varie condizioni stradali. A Standard, Eco e Sport si aggiunge infatti Snow sui modelli e-4ORCE a trazione integrale, in grado di ottimizzare l’aderenza sui fondi particolarmente scivolosi. Conseguenti alle capacità e alla modalità di connessione, i tempi di ricarica possono variare da tutta una notte, attraverso il caricabatterie domestico da 7,4 kW, al più rapido trifase da 22 kW per la ricarica pubblica, fino a quella rapida all’80% in circa 35 minuti garantita dai 130 kW di capacità massima, garantendo con il pieno d’energia autonomie comprese tra i 360 e gli oltre 500 chilometri (dichiarati). Caratteristiche dinamiche e appoggio al suolo sono gestite da una telaistica che prevede quattro ruote indipendenti, con classico schema McPherson all’avantreno e bracci multipli al retrotreno, molle elicoidali e barre stabilizzatrici. L’azione rigenerativa dell’energia condotta sia dal motore anteriore che da quello posteriore (nella 4WD) assicura inoltre un elevato contenimento del beccheggio, riducendo le oscillazioni al variare anche repentino della velocità del veicolo. Considerando una massa in ordine di marcia che oscilla tra i 18 e i 23 quintali, la Ariya con qualsiasi motorizzazione detiene una capacità di traino di 1500 kg, che la rende in grado di movimentare anche rimorchi di generose dimensioni. Sono solo due le opzioni per quanto riguarda il sistema ruota, che prevede già sul modello base dei generosi pneumatici da 235 mm con rapporto di spalla del 55% su cerchi in lega stilizzati da ben 19 pollici, salendo a dei 245/45 con cerchi da 20” al vertice della gamma.

 

La scheda con i dati tecnici per lo specialista viene inviata agli iscritti alla newsletter. Se non sei ancora iscritto clicca qui